Libro è stato pubblicato
New Atlanteans (Canada)

ISBN: 978-1-897510-65-0

© Antonov V.V., 2010


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L’arte e lo sviluppo spirituale
(lezione)

Che cosa significa la spiritualità?

Negli anni “sovietici” si considerava che il significato di questa parola fosse… andare al cinema, a teatro, al concerto della musica classica che, a proposito, è stata creata negli anni dell’inquisizione…

Ma in realtà questa parola ha avuto inizio quando Gesù ha pronunciato la frase: “Dio è uno Spirito…” (Giov. 4:24). Si usa questa parola quando si parla degli atteggiamenti, dei processi e dei fenomeni, che riguardano la gente e che l’aiutano al loro avvicinamento alla Divinità — come la qualità della consapevolezza e dell’anima. La gente spirituale può essere chiamata così soltanto se hanno realizzato tanti progressi su questa strada.

L’arte può e deve avere la parte più importante del processo dell’evoluzione positiva delle consapevolezze.

Ma succede davvero così nella realtà?

Per esempio i film, in cui si mostrano la violenza e le uccisioni come modo di vita normale di tutti giorni, fanno abituare le anime giovani a quel tipo di vita… L’attività dei registi e di chi diffonde le opere di questa “contro-arte” bisogna considerarla come criminale davanti agli uomini e davanti a Dio.

Con quest’esempio, per la gente ragionevole, sarà tutto chiaro. Ma succedano i casi non così evidenti. Allora appare una domanda: quali sono i criteri obbiettivi per la giustificazione?

Per esempio, molto spesso i pazzi cercano di esprimersi attraverso l’arte. E possono dividere con altra gente le loro emozioni non sane, in modo abbastanza forte. Casi simili succedono molto spesso. Vi faccio soltanto un esempio della mia esperienza, molto educativo.

Una volta un pittore di mia conoscenza mi mostrava i lavori del suo, come diceva lui, maestro. Erano esempi di disegni di carta dai parati. Io ho guardato e gli ho chiesto se il suo maestro era ammalato di schizofrenia e se si è tolto la vita. Lui è rimasto impressionato e ha detto che tutto è successo proprio così.

I disegni erano davvero tremendi! Il loro ornamento faceva effetto sulla psiche come una stregoneria, faceva provocare la confusione della consapevolezza. Spero che questo schizzo sia rimasto per sempre soltanto uno schizzo. Ma se per caso questo fosse diventato una carta da parati e si fosse usato in casa, sicuramente avrebbe fatto male alla psiche di tanta gente, che non si rende conto di niente in questi casi.

La stessa cosa spesso accade con le opere d’arte ove si esprimono gli stati depressivi o aggressivi degli autori! Quali effetti producono nella gente che li vede o ascolta?

Ci sono gli esempi ancora più semplici. Ricordate quali discussioni erano sull’astratto? Questo è il bene o è il male? E quando discutevano della danza, come rock-n-roll. Questo è bene o è male?

C’è sempre la gente che appoggia le cose nuove. Ma ci sono anche gli altri che negano sempre qualunque cosa nuova. Tutti dimostrano i loro argomenti. Allora dove è la verità? Come distinguere i fattori soggettivi, che influiscono sulla giustificazione delle cose nuove, — da quelli obiettivi? Come capire?

Gheorghij Gurdgiev, è una persona straordinaria, che ha lasciato un gran segno nella storia.

Lui lavorava in Russia all’inizio del 20 secolo. Insegnava a Mosca e Pietroburgo. La guerra civile ha costretto la sua scuola di spostarsi fuori della Russia. Qualcuno si è trasferito in Francia, altri in America e in Inghilterra. Lì creavano le filiali della loro scuola. Le opere letterarie di Gurdgiev e dei suoi allievi sono stati tradotti in tutte lingue principali dell’Europa.

Gurdgiev, cominciando dalla prima infanzia, si è formato come una persona straordinaria. Lui molto presto ha messo davanti a sé uno Scopo: imparare tutto ciò che cosa sa la gente. Per arrivare al suo scopo lui aveva bisogno di tanti anni. Lui ha imparato a nuotare sotto l’acqua, a commerciare, a lottare, a cucire, a riparare gli strumenti domestici che esistevano a quei tempi. Quando era grande e aveva bisogno di soldi, per fare la spedizione, lui arrivava in qualunque città, affittava le due camere, metteva fuori un annuncio: “Riparazioni” e di giorno riceveva i clienti, e di notte riparava le loro cose, pezzi di ricambi che trovava nelle spazzature urbane. In questo modo lui riusciva durante due settimane a raccogliere i soldi necessari, trovava gli aiutanti e andava a cercare le conoscenze spirituali. Lui ha visitato tante scuole spirituali, i monasteri. Dopo che ha finito di raccogliere tutto quello che secondo lui era importante, creandosi una completa concezione del mondo, Gurdgiev ha cominciato a fondare la propria scuola.

Non bisogna idealizzare Gurdgiev. Tanto quello che lui faceva non deve essere ripetuto. La maggior parte delle sue conoscenze oggi possono essere interessanti dal lato storico, ma non di più. Perché al posto loro sono arrivate le conoscenze più complete. Però i momenti più significativi del suo insegnamento, anche oggi sono attuali e noi siamo grati a Gurdgiev e li usiamo e li useremo ancora nel futuro.

Per esempio, Gurdgiev insegnava che esistono le leggi obiettive dell’arte. Purtroppo a lui non è riuscito formularli.

In ogni caso, noi non abbiamo trovato la lista di queste leggi, anche se abbiamo letto tanti i suoi libri. C’erano soltanto gli indizi. Gurdgiev ha fatto una cosa importante, ha dichiarato l’esistenza di queste leggi. Adesso parleremo di questo.

Il principio più importante (lui lo chiamava legge) è la necessità di seguire la strada della raffinatezza della consapevolezza.

Proprio l’uso di questo principio ci permette di diventare competenti non soltanto nel mondo della materia, ma anche in tutto l’universo pluridimensionale, ci permette di raggiungere la Consapevolezza del Suo eone principale e unirsi a Lui.

Per fare questo, già all’inizio dello studio bisogna passare la raffinatezza sul piano fisico, allontanarsi dalla grossolanità, nella quale vive la maggior parte della gente.

Il modo più semplice per fare questo è trovarsi nella stessa tonalità emozionale della finezza totale, che possiamo trovare nella natura. Per esempio, mentre sorge il sole e distende nella foschia della nebbia i suoi primi raggi sull’acqua, sull’erba, sui fiori, sulle foglie, quando i primi uccellini mattutini cominciano a fare sentire le loro voci, i pesciolini giocano nell’acqua, e sopra di tutto, piano, nel silenzio, continua a distendersi la nebbia, illuminata dalla tenera luce dei primi raggi solari, che bellissime sensazioni ci regala la natura in momenti come questo.

Però non dimentichiamo che è impossibile consolidare in sé questo stato senza, per prima cosa, possedere dello studio sui principi etici, quali ci propone il Dio (guarda il libro “Il Dio parla. Il libro del testo”) e senza metterlo in pratica nei confronti di se stesso, e dopo, senza l’assimilazione dell’arte d’autocontrollo psichico, al quale appartiene necessariamente la capacità di tenere sotto controllo i nostri chakra (guarda il libro “Le pratiche spirituali. Il libro del testo”).

Per questo, la concezione del Gurdgiev, che si chiama “La scala degli idrogeni”, ha un gran valore per noi. Questa è una delle più interessanti concezioni della storia della ricerca spirituale! Che cosa sono questi “idrogeni”? È un termine dell’alchimia. Mentre lavorava Gurdgiev, esistevano anche le scuole, che tutti non potevano frequentare. E allora i loro addetti codificavano le loro conoscenze preziose. Oggi i matematici hanno il codice delle lettere. Ma in quei tempi esisteva la lingua fatta apposta, dove il codice era creato con l’aiuto dei nomi d’elementi chimici.

Probabilmente tutti noi da piccoli ridevamo trovandosi sotto l’effetto dell’ignorante propaganda dell’ateismo, quando sentivamo la storia degli alchimisti, che cercavano di fare una trasformazione, dicendo che il piombo diventava oro e con questo si arricchiva. Ma in realtà, la parola “piombo” aveva altro significato, non era il metallo, ma lo stato iniziale dell’uomo, che ancora non ha cominciato la pratica spirituale. E la parola “oro” significava lo stato definitivo dell’uomo, che arrivava alla sua perfezione sulla Strada spirituale. ”Elisir d’oro”, a proposito, è quella Luce dorata dello Spirito Santo, che noi vediamo, facendo meditazione latihan e con il Quale noi possiamo riempire i nostri corpi.

E invece quelle reazioni strane, che descrivevano gli alchimisti sono proprio i simboli delle diverse fasi della trasformazione spirituale dell’uomo.

Per esempio, altri simboli: “carbonio” è un elemento attivo della reazione, “ossigeno” è passivo, “azoto” è catalizzatore, necessario per lo svolgimento della reazione. “Idrogeni” sono elementi o stati, che si trovano fuori della reazione. Da qui ha preso l’inizio il termine “la scala degli idrogeni”.

Allora di che cosa si tratta, parlando di questa concezione? Le sostanze, i fenomeni, tutti gli stati dell’universo si possono posizionare in una fila, secondo il loro livello di finezza — grossolanità. Su questa scala si trovano i minerali, i pianeti, le stelle, i diversi tipi del cibo — cominciando dai corpi dei cadaveri, con i quali si nutrono molte persone, — fino a, per esempio, le fragole del bosco. Su questa scala possono trovare il loro posto lo stato dei chakra, lo stato emozionale dell’uomo. In pratica tutto. “Idrogeni” hanno il loro significato numerico, che permette di trovare qualche stato, come campione, che aiuta a valorizzare il nostro progresso sulla scala della grossolanità — finezza, con altre parole sulla “scala degli idrogeni”.

Per esempio, il sole mattutino — la sua luce — è H-6 — uno dei finissimi fenomeni della natura.

Le emozioni, che appaiano nel momento della fioritura armonica della funzione riproduttiva: la tenerezza, colorata sessualmente, il rapporto fra genitori e figli, il comportamento dei giovani animali nei loro giochi, gli stati energetici delle gemme primaverili, che si stanno aprendo, tutto questo è — H-12.

Esiste uno stato del nostro organismo molto interessante — il piano energetico del meridiano chitrini (altro nome — Brahmanadi, meridiano dello Spirito Santo) è H-3, uno dei principali stati dello Spirito Santo.

Da H-3 fino a H-1 rimane poco. H-1 è il piano della Consapevolezza Iniziale del Creatore.

Non è assolutamente possibile dagli stati primitivi grossolani, che caratterizzano la gente normale, trasferirsi subito nello stato finissimo, affondare nelle profondità del mondo pluridimensionale, conoscere il piano iniziale del Creatore! Assolutamente è impossibile!

Si può soltanto muoversi avanti gradualmente sulla “scala degli idrogeni”. Prima bisogna passare una parte della strada della raffinatezza, che si trova nel mondo materiale, — e solo dopo “affondare” nelle altre dimensioni.

In qualche scuola dell’occultismo allievi, che non hanno cambiato il tipo di alimentazione, non sono passati al cibo pulito energicamente e eticamente, ma hanno conservato la loro grossolanità iniziale (e a volte ne stanno facendo anche un culto, per dominare sulle conoscenze dell’altra gente, per avere la potenza; tutto questo appartiene alle scuole della magia nera), e cercano di staccarsi dai loro corpi materiali. Se riescano, dove che vanno a finire? Cascano nel grossolano mondo astrale, nell’inferno, s’incontrano lì con i fenomeni, che appartengono al mondo della rabbia, dell’odio, della paura e della menzogna. Là si spaventano, sì perdano… A parte di questo, loro fanno “l’amicizia” con gli abitanti di quel piano, spesso molto fastidioso. Tanti ciò li fa impazzire…

Per questo, il più importante principio della crescita spirituale e anche quello dell’arte spirituale, che aiuta nello sviluppo spirituale, è — seguire la strada della finezza della consapevolezza.

Nell’arte l’uomo può realizzarsi e come un creatore e come un osservatore o un ascoltatore. Tutte e due le varianti possono dare la possibilità favorevole per lo sviluppo.

Voglio sottolineare che proprio qualunque opera d’arte può essere valorizzata sulla scala della finezza — grossolanità. Ogni campione dell’alta qualità deve servire per dare la tonalità giusta. O indicare la strada da tamas (la grossolanità iniziale, ignoranza, ottusità) — attraverso rajas (la ricerca attiva dell’uscita verso la luce della Verità, quando un uomo, che soffre e patisce, diventa un uomo, che lotta), — verso sattva (la purezza, la finezza, l’armonia) e ancora più in alto.

Sulla strada della Perfezione impossibile evitare sattva. Ma non è possibile anche direttamente dal tamas o dal rajas diventare Perfetti. Non si può “saltare”, evitando lo scalino del sattva. La strada della raffinatezza, dello sviluppo dell’armonia, della capacità d’amare — è necessaria per tutti. Nessuno deve pensare, che “questo non è per me, lascio fare ad altri, io arrivo alla Perfezione in modo mio”. No! La legge dell’evoluzione umana, descritto da Krishna in Bhagavad Gita, è composta dalla conseguenza delle fasi, che abbiamo descritto prima (gli scalini — i guna), e soltanto dopo, può cominciare la fase superiore del lavoro sul se stesso.

Con l’aiuto dell’arte si può anche educare gli uomini energici, che corrispondano al guna rajas. Per esempio, rock. La danza dinamica — chi era contro? — La gente del guna tamas, che si trovano ancora lontano dalla pura e vera energia. Contro erano i cattivi profani del tutto, i deboli, ai quali manca una propria energia. Se queste persone, da giovani, imparavano la danza rock-n-roll, allora anche oggi si muovevano per la vita più energicamente.

L’energia, che non è grossolana, è necessaria per la gente nel suo cammino spirituale, perché l’energia sviluppa la forza personale, permette di accumulare la riserva dell’energia, che dopo si può dirigere, per esempio, sul lavoro meditativo.

Allora in questo modo, con l’aiuto della musica e della danza dinamiche si può sviluppare nel se stesso queste capacità mancante. Ma usando altre varianti della musica e della danza si può assimilare gli stati superiori: la calma, il silenzio interno (hesychia).

In questo possono aiutare anche la pittura, la poesia, l’arte dell’est, tipo ikebana…

Bisogna impadronirsi della calma, nello stesso modo, come dell’energia; questo è assolutamente necessario sulla Strada spirituale! Bisogna diventare universali: sapere e rilassarsi e attivare al massimo la propria attività, quando è necessario.

Attraverso le opere d’arte anche si può fare la pressione energetica sugli ascoltatori e osservatori, guidata non direttamente.

Ci sono più di una possibilità. Prima ci sono le icone. Probabilmente, tanti sanno sulla propria esperienza, che attraverso la visione delle icone noi possiamo ricevere i canali delle energie finissime. Diverse icone trasmettono diversi tipi d’energia, secondo il loro aspetto che fa variare l’intensità e livello della finezza — grossolanità. A proposito, noi abbiamo incontrato icone, che emanavano la grossolana, diabolica energia…

Queste qualità hanno a volte anche certe opere d’arte diverse dalle icone. Ma loro devono essere create da un pittore forte. Per esempio — i quadri di Nikolaj Roerich. Tutti questi quadri possono essere valorizzati sulla “scala degli idrogeni”, ad ognuno si può dare il significato numerico. I quadri di Roerich sono rajas. Nella fase iniziale possono avere influenza positiva, ma dopo non più.

Esiste anche più concreta influenza attraverso l’arte, non direttamente sull’energia intera dell’uomo, ma soltanto su i suoi chakra. La musica, le canzoni, la danza possono provocare gli stati della risonanza in un o in un’altro chakra dell’ascoltatore o dell’osservatore, o nella meridiana. Così si possono sviluppare queste strutture, semplicemente facendo entrare le vibrazioni, uscite dal producente.

Per esempio, ascoltiamo il solista che si concentra cantando nel suo, — allora i nostri anahata passivamente si sintonizzano con il suo, e in questo momento nasce un adeguato stato emozionale.

Questo fenomeno si chiama svara, la parola di sanscrito. Nel libro di Menon “I suoni della musica indiana. La strada verso raga”, svara è stato descritto, come un fenomeno mistico, il meccanismo del quale non è stato scoperto. In realtà il meccanismo di svara é il lavoro dell’esecutore con le sue bioenergostrutture. Lui semplicemente sposta la concentrazione della consapevolezza da un chakra all’altro, o nell’altra struttura, e se lui lo fa abbastanza forte appaiano le condizioni della risonanza.

Lo stesso meccanismo si attiva anche nel momento della danza, quando noi stiamo osservando il danzatore, nel caso in cui lui possegga lo svara.

Anche attraverso i suoni, creati dallo strumento musicale, si può richiamare le condizioni della risonanza di risposta in chakra e meridiane degli ascoltatori. Esempio — tango dell’Oscar Strok, del “Re del tango”. Le sue opere d’arte lui costruiva così che quasi tutte le sue note influivano attivamente sul vishudda. E per questo i vishudda d’ascoltatori “si riempivano oltre misura” e apparivano forti stati emozionali dell’entusiasmo e dell’estasi.

Anche ora ci sono i gruppi dei musicisti, i quali nella loro composizione non usano nemmeno una nota, che è capace di fare la risonanza nel chakra della testa. Ma per gli ascoltatori questa musica è più adatta per il riposo, il rilassamento della gente impegnata nel lavoro intellettuale.

Gli addetti della Strada spirituale, che si trovano sicuri nello stato del sattva, che si sono sbarazzati per sempre anche della potenziale possibilità di entrare nello stato delle emozioni grossolane, possono provare ad usare il metodo “laya”. Esiste una corrente di yoga, che si chiama laya-yoga. “Laya” significa sparizione, scioglimento di sé nell’Armonia dell’Assoluto. S’intende lo stacco della mente, che si trova nel chakra ajna, per fare lavorare l’organismo sotto la guida di Dio, ma non come risultato dei comandi del cervello. Com’esempio può essere fatto quello della “danza spontanea” nello stato della meditazione latihan, che è un tipico esempio dell’allenamento di laya-yoga.

Esistano anche altri metodi. Si può, per esempio, “staccare”, “dare a laya” la nostra mano, che regge la cornice per le ricerche dei campi biologici, e con il suo aiuto scoprire le cose invisibili all’occhio: ricevere le risposte sui giacimenti di minerali, sulle comunicazioni sotterranee, fare la diagnostica medicinale e tante altre cose. Biolocazione — è una specie di laya-yoga.

Analogamente è possibile imparare a disegnare, quando la mano dirige “da sola” la matita. Ugualmente si può imparare a scrivere i testi… In tutti questi casi la mano è guidata da uno spirito e se la persona lo merita, questo può essere anche lo Spirito Santo, lo Spirito Divino.

Per imparare a dare il corpo a laya, mentre si balla, esistono i metodi, che ci aiutano. Se alziamo le braccia, il corpo si muove più facilmente, la spina dorsale s’inclina meglio. Allora diventa tutto molto più facile! Se invece si tengono le braccia in basso, sarà difficile ballare in questo modo.

Cosi è in qualunque altro tipo d’arte, se noi vogliamo usare il principio di laya: bisogna conoscere i metodi di lavoro, essere specialisti. Per esempio, per disegnare è necessario sapere di mescolare i colori. Per scrivere: saper tenere la penna in mano.

Parlando di laya, vi devo avvertire che la perdita d’autocritica può fare diventare noi gli zimbelli. Questo succede quando s’infrangono i principi etici. Perché l’etica è la base dell’Armonia. Ma se con l’etica tutto è a posto, l’Armonia, con tutto e con tutti, incluso Dio, può diventare ideale.

… Con l’aiuto dell’arte si può stimolare il processo intellettuale. Pensiamo insieme: come si può fare questo?