Vladimir AntonovBeati i puri di cuore!Traduzione di Tatiana Baldi Nel dato opuscolo si sta analizzando quella parte dell’Insegnamento di Gesù Cristo che è stata dedicata al lavoro con il cuore spirituale. Il comandamento di Gesù che viene usato come titolo, si considera uno di quelli che hanno il significato importante esclusivamente per farci realizzare in noi stessi il Suo Insegnamento. Il libro è dedicato a tutti coloro che desiderano compiere l’Insegnamento di Gesù Cristo. Nel Sermone sul monte di Gesù Cristo (Matteo 5) ci sono le Sue frasi che hanno un particolare significato e che in seguito sono state chiamate Comandamenti di beatitudine: Beati i poveri (nel mondo materiale, che per la propria volontà hanno rifiutato l’inseguimento di beni materiali) nello spirito (secondo la loro volontà e la propria convinzione), perché di loro è il Regno dei Cieli! Beati quelli che sono afflitti (quelli che sono pentiti dei loro errori compiuti che hanno il significato etico*), perché saranno consolati! Beati i mansueti (privi di superbia e d’alterigia), perché erediteranno la terra! Beati quelli che sono affamati e assettati di giustizia, perché saranno saziati! Beati i misericordiosi, perché a loro misericordia sarà fatta! Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio! Beati quelli che si adoperano per la pace, perché saranno chiamati Figli di Dio! Beati i perseguitati per motivo di giustizia, perché di loro è il Regno dei Cieli! Beati voi, quando v’insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male per causa Mia! Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande nei Cieli! Adesso noi ci fermiamo per analizzare uno di quei comandamenti, esattamente sul “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio!”, perché esso ha il particolare significato della realizzazione in noi stessi dell’Insegnamento di Gesù Cristo. Che cosa voleva dire con questo Gesù? Che Dio-Padre e anche lo Spirito Santo, dei Quali propagandava Gesù, possono essere sperimentati e visti dalla gente che abbia cuore puro. * * * Che cosa significa: cuore puro? E come bisogna capire la parola cuore, mentre si parla del processo della crescita spirituale? Sicuramente qui non si tratta del cuore anatomico. È sbagliata l’opinione che il cuore è un insieme di tutte le emozioni e gli istinti dai quali noi siamo attratti incluse le attrazioni e le passioni sessuali. L’attività del cuore spirituale non vi è collegata in nessun modo e si oppone anche alle passioni sessuali (alle forti attrazioni egoistiche ed egocentriche). Si può menzionare ancora un uso amorfo ed inadeguato della parola cuore: la mente (uno degli esempi — Atti 5:3). È molto triste che tali inadeguatezze facciano parte della letteratura inclusa quella religiosa e anche della traduzione sinodale russa del Nuovo Testamento.* * * * Per capire che cosa è in realtà il cuore spirituale bisognerebbe almeno brevemente toccare il tema della struttura bioenergetica dell’organismo umano (nel modo più dettagliato nel [5]). Si tratta prima di tutto dei chakra. Dentro il nostro torace si trova un organo bioenergetico che si chiama chakra anahata. Esso è responsabile del mantenimento dei polmoni, del cuore anatomico e degli altri organi del torace con le bioenergie, che sono distribuite nella rete dei corrispondenti canali energetici (meridiani). Ma l’anahata, come qualunque altro chakra, appartiene nello stesso momento alle zone riflessogene della sfera emotiva (più dettagliato nel [5]). Proprio l’anahata è responsabile della produzione di tutto lo spettro delle emozioni dell’amore e soltanto lo spostamento della concentrazione della consapevolezza in questo chakra cambia in modo radicale lo stato della consapevolezza, trasformandolo nello stato dell’amore.* Lavorando in questo modo con il trasferimento della concentrazione della consapevolezza fra i chakra e i meridiani principali, si può imparare facilmente a cambiare in modo arbitrario e chiaro i propri stati emozionali e la capacità lavorativa: fisica e mentale. Questa è la base del sistema dell’autocontrollo psichico che è stato formato e presentato da noi nelle nostre pubblicazioni [5 e gli altri]. Per acquisire le funzioni dell’anahata bisognerebbe cominciare dalla purificazione di esso dagli inquinamenti bioenergetici scuri, degli altri chakra e dei meridiani principali e dopo spandere l’anahata nei limiti del torace [5]. Addirizzato in questo modo l’anahata occupa lo spazio del torace cominciando dal livello più basso della clavicola fino all’inizio del plesso celiaco. Dopo di questo bisogna imparare a guardare dall’anahata con gli occhi dell’anima. E in seguito fare abituare se stessi ad essere presenti con la concentrazione della consapevolezza nell’anahata quasi costantemente: escluso soltanto le situazioni quando è necessario il vigore alterato sul piano materiale o quando si fa il lavoro intellettuale molto impegnativo; in questi casi bisogna soltanto spostare la concentrazione della consapevolezza nel chakra corrispondente alla situazione. Colui che completamente si è impadronito di questo e si è approvato solidamente nello stato dell’anahata, allora praticamente ha garantito a se stesso la prospettiva dell’esistenza paradisiaca. “Cadere” è possibile soltanto nel caso in cui non siano stati assimilati nel modo fondamentale i principi etici proposti a noi da parte di Dio. Lo spiego: il componente etico dell’Insegnamento di Dio è stato diretto prima di tutto sull’aiuto a quella gente che è pronta a seguire quest’Insegnamento, sperimentare lo stato dell’amore, non uscire da esso e rafforzare se stessi, trovandosi lì. Proprio per questo Dio ci consiglia: — rinunciare alla capacità di uccidere (senza la necessità, come per esempio le zanzare, le zecche o gli altri microrganismi nocivi per la salute) le altre creature create ed incarnate da Dio con lo scopo dello sviluppo, — non fare agli altri quello che non desideriamo a noi stessi, — essere privi di superbia e d’alterigia, — astenersi dall’alcoolismo, — non arrabbiarsi, — non vendicarsi, — non ingelosirsi, — non pretendere di riavere quello che è stato rubato… Al brigante dovete dare tutto e anche di più di ciò che lui vuole prendere e a quello che ti ha dato uno schiaffo su una guancia dovete dare l’altra, ma l’importante è mantenere in queste situazioni estreme lo stato dell’amore! — e dopo, come minimo sarai in paradiso! Perché il paradiso è il merito di quelli che hanno realizzato l’Insegnamento di Dio sull’amore! Invece quelli che sono abituati agli stati emozionali grossolani, rifiutando l’Insegnamento di Dio, sono diretti nell’inferno… Dio è Amore (1Giovanni 4:8; 4:16). Accostatevi a Dio! (Giacomo 4:8). Ma avvicinarsi a Lui è possibile soltanto trasformando gradualmente anche se stessi nell’Amore. Realizzare questo è possibile soltanto tramite il compimento completo del Suo comandamento del quale stiamo parlando. La stessa cosa ma con altre parole diceva l’Apostolo Giacomo (Giacomo 4:8): Purificate i vostri cuori! * * * Dunque, per iniziare questo Percorso della trasformazione di se stessi nell’Amore, come prima cosa bisogna valorizzare (assimilare) il chakra anahata, includendo la purificazione di esso dagli inquinamenti energetici che sono stati creati prima di tutto per colpa dei nostri peccati del passato — quando ci permettevamo le emozioni grossolane. Bisogna imparare a vivere continuamente nello stato dell’anahata e non permettersi mai di entrare negli stati grossolani della coscienza. Proprio in questo modo si toglie il “duro da comprendere nei nostri cuori” (Marco 6:52) del potenziale embrione dei cuori spirituali. E soltanto dopo la valorizzazione di tutto questo nell’uomo inizia lo sviluppo del cuore spirituale. * * * I chakra hanno tale capacità che permette alla consapevolezza (anima), che “alloggia” fondamentalmente nell’uno o nell’altro chakra, di crescere, di ingrandirsi e, allargando questo chakra, di allargarsi da esso. È più sfavorevole quando questo accade con i chakra predisposti agli stati grossolani come manipura (parte superiore dell’addome, incluso il plesso celiaco) e ajna (centro della testa). Le persone, che permettono di dominare in se stessi al complesso di questi due chakra, sono quasi sempre irritate, arrabbiate, aggressive, hanno le prospettive più grandi per trascorrere in seguito il tempo nell’inferno: “nelle tenebre di fuori dove sarà il pianto e lo stridore dei denti” (Matteo 8:12); perché i loro, secondo le qualità dell’anima, si opporranno a Dio, Che è l’Amore! Il tipo d’uomo psicologico dell’anahata è quello che si trova nello stato che si avvicina allo stato di Dio. È di più loro hanno la possibilità di avanzare notevolmente la propria crescita spirituale, sperimentando i seguenti scalini dell’ascensione spirituale, alla condizione di cui loro sono in possesso delle corrispondenti conoscenze. Perché l’anima ha le caratteristiche, che le permettono di trasformarsi e non soltanto nel modo qualitativo, ma anche quantitativo, con altre parole — crescere. * * * Il cuore spirituale è la parte dell’anima che all’inizio cresce dentro il chakra anahata, che è stato purificato, alla condizione che noi seguiamo tutto ciò che è descritto sopra. Dopo di questo il cuore spirituale può cominciare la sua crescita intensiva e anche fuori del corpo materiale.* Le possibilità di questa crescita sono infinite! Come l’aiuto per realizzarla ci sono i metodi ecopsicologici che abbiamo descritto nei nostri libri [5] e abbiamo dimostrato nei nostri film (la lista alla fine del libro). Esercitandoli si può fare crescere se stessi nella qualità del cuore spirituale fino ad una grandezza che supera quella del nostro pianeta. È necessario rilevare che la consapevolezza sviluppata, che si trova molto lontano fuori del corpo, abbia la completa facoltà mentale. Lo spostamento nello spazio pluridimensionale si realizza facilmente con l’aiuto dei bracci della consapevolezza, che hanno l’inizio nel cuore spirituale e sono della stessa sostanza. (La stessa cosa succede anche dopo il rilascio del corpo, con altre parole dopo la sua morte). La vicinanza alla Consapevolezza Primordiale (Dio-Padre, Creatore) e il contatto diretto con Lui aumenta nel modo imparagonabile la competenza di tale devoto in tutto ciò che è più importante per l’uomo incarnato. Proprio dentro il cuore spirituale, nelle sue profondità pluridimensionali, il devoto spirituale riceve la possibilità di sperimentare facilmente la struttura dell’Assoluto, avvicinandosi sempre di più alla Dimora del Creatore — alla dimensione più raffinata dello spazio. E dopo, se lui è completamente degno in tutti i parametri, allora il Creatore lo riceve in Sé. Questa è la Via della completa autorealizzazione spirituale dell’uomo, che abbiamo descritto brevemente. Gli altri suggerimenti più approfonditi sull’avanzamento spirituale potete trovarli nei nostri libri e nei nostri film. * * * E ricordiamo: Dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore! (Matteo 6:21; Lucca 12:34). Se scegliamo il nostro Creatore, come Tesoro sinceramente ammirato, e siamo diretti alla conoscenza di Lui e all’Unione con Lui negli Abbracci del Suo Amore, allora è probabile che proprio in Lui troveremo la Dimora per noi stessi. Se il nostro tesoro appartiene al mondo terrestre, allora anche noi rimaniamo fra il terrestre. Ma a volte per qualcuno il tesoro si manifesta come il divertimento infernale… Dio ci consiglia: Devi amare il tuo Dio con tutto il tuo cuore! (Luca 10:27; Marco 12:30). Ognuno di noi dovrà scegliere la propria strada: il Creatore ci ha dato il libero arbitrio e, osservando tutti noi, crea i nostri destini che dopo saranno realizzati dagli Spiriti Santi. * * * Voi dovete essere perfetti, come è perfetto il vostro Padre Celeste! — così ci insegnava Gesù (Matteo 5:48). Come? — anche su questo Gesù ha dato la risposta: Imparate da Me! (Matteo 11:29): imparate tramite le parole dette da Me e iscritte dai Miei Allievi e studiando la Mia Sostanza Divina, prendendo Me come Modello, a somiglianza del Quale voi dovete aspirare. Prendete per voi come Aiutanti gli Spiriti Santi, Che vi insegneranno quello che Io gli insegnai e insegno (Giovanni 14:26; 15:26; Marco 3:29).* Gesù anche adesso è pronto ad aiutare chiunque segue la Strada indicata da Lui!* Bibliografia
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